DIVERSOLIVO-SUPER
Oggetto
VALORIZZAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ OLIVICOLA LOCALE IN SUPERINTENSIVO
Partenariato
- Università degli Studi di Perugia - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali
- Azienda Agraria Angelelli Monia
- Ecotech Srl - Engineering e Servizi Ambientali
- 3A - Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria Soc. Cons. a r. l.
- Centro di Ricerca per l'Olivicoltura e l'Industria Olearia del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA-OLI), sede di Spoleto (PG)
Obiettivi
- Favorire il mantenimento della biodiversità olivicola valorizzandola con l’impiego di cultivar autoctone in oliveti superintensivi.
- Trasferire nell’azienda agraria coinvolta nel progetto le conoscenze disponibili e quelle sviluppate durante il progetto stesso, per ottimizzare la realizzazione di nuovi impianti e la gestione dell’oliveto superintensivo con diverse cultivar già in essere, onde ottenere il migliore risultato tecnico-economico possibile.
- Trasferire nell’azienda di servizi coinvolta nel progetto (Eco-Tech) le conoscenze disponibili affinché la stessa possa operare con competenza, attraverso consulenze, nella gestione e nella realizzazione di nuovi impianti superintensivi, diventando così un punto di riferimento nel territorio regionale.
- Trasferire alle aziende regionali interessate le conoscenze per la realizzazione (scelta cultivar, sesto impianto, ecc.) e la gestione (irrigazione, potatura, fertilizzazione, ecc.) di oliveti superintensivi realizzati con cultivar autoctone.
Attività
Il progetto, della durata di 24 mesi, prevede le seguenti attività:
1. Ottimizzazione della tecnica colturale e della gestione economica dell’oliveto superintensivo nei campi pilota dell’azienda agraria e del CRA-OLI
- Potature su secco e verde, volte al contenimento della chioma, atte a favorire la massima ramificazione a ridosso del tronco principale, considerando le specifiche ecofisologiche di ogni cultivar.
- Applicazione dell’irrigazione e della concimazione localizzata, differenziata in funzione delle cultivar, in maniera da promuovere una buona fruttificazione senza determinare un eccesso di attività vegetativa.
- Implementazione di un protocollo di difesa adeguato, soprattutto per l’occhio di pavone.
- Valutazione dell’induzione a fiore e della fruttificazione (fioritura, allegazione, accrescimento frutti, produzione, raccolta).
- Valutazione della qualità dell’olio.
- Definizione di un protocollo di gestione (manuale – linea guida) con specifiche particolari per la coltivazione in superintensivo delle cultivar umbre.
2. Realizzazione di un secondo campo pilota con cultivar diffuse/originate (autoctone) in Umbria e gestione nel primo anno dopo l’impianto.
- Scelta delle cultivar in funzione delle recenti conoscenze scientifiche e impianto.
- Gestione nel primo anno del nuovo oliveto.
3. Definizione/realizzazione di una lista delle cultivar raccomandate per il superintensivo in Umbria.
4. Gestione economica di un impianto superintensivo con varietà autoctone.
- Trasferimento all’azienda agraria partner delle competenze necessarie all’ottimizzazione della gestione economica dell’impianto.
5. Divulgazione dei risultati.
Risultati attesi
- Il progetto porterà alla realizzazione di una prima esperienza aziendale pilota di olivicoltura superintensiva con cultivar locali anziché quelle estere normalmente usate per tale modello colturale.
- Il progetto permetterà all’azienda di servivi coinvolta nel progetto (Eco-Tech) di acquisire le competenze necessarie per diventare un punto di riferimento per l’erogazione di servizi riguardanti la gestione e la realizzazione di oliveti superintensivi in Umbria; ciò rappresenterà un esempio estendibile in futuro ad altre aziende di servizi.
- La realizzazione di nuovi campi, con cultivar scelte sulla base delle ultime e più aggiornate esperienze, porterà nel lungo termine, anche oltre il progetto, a definire ancora meglio le potenzialità del sistema olivicolo superintensivo nella Regione.
- L’esperienza pilota, grazie al trasferimento in campo delle più recenti acquisizioni scientifiche, porterà alla messa a punto di una gestione efficace in funzione anche della cultivar e quindi alla definizione di un manuale (linea guida), indispensabile per mantenere gli alberi in condizioni produttive con il ridotto sesto di impianto e volume di chioma in superintensivo.
- La realizzazione di una lista delle cultivar più idonee tra quelle locali per il superintensivo in Umbria, rappresenterà, insieme al manuale (linea guida), uno strumento fondamentale per gli imprenditori olivicoli Umbri che volessero investire nel settore.
- I campi pilota del progetto potranno continuare ad essere un riferimento importante per tutti gli olivicoltori regionali.
- Gli impianti superintensivi futuri, con cultivar locali, stimoleranno il vivaismo regionale delle cultivar locali.
- Nel complesso, i risultati contribuiranno sostanzialmente al mantenimento ed alla valorizzazione della biodiversità olivicola regionale e nel contempo permetteranno un sostanziale ammodernamento delle strutture produttive con conseguente piena meccanizzazione delle pratiche colturali e abbattimento dei costi di produzione, senza rinunciare all’eccellenza qualitativa ed alla tipicità degli oli prodotti in Umbria.