SETTORE ZOOTECNICO

Descrizione

PROGETTO: SEESPIG – Validazione di soluzioni territoriali e tecnologiche per la sostenibilità ambientale e la riduzione dei costi di gestione degli effluenti negli allevamenti di suini delle regioni del bacino padano-veneto

Le ricerche hanno fornito indicazioni utili per l’introduzione nelle aziende zootecniche di soluzioni migliorative per la gestione degli effluenti, quali la separazione meccanica della fase solida da quella liquida anche con l’uso di additivi, il compostaggio delle frazioni solide, il trattamento con microalghe, la fitodepurazione, la digestione anaerobica, la sostenibilità delle coperture delle vasche di stoccaggio, la denitrificazione      Anammox,      l’efficienza      dell’utilizzo       agronomico      dell’azoto       da      effluenti. E’ stato realizzato un software (Sistema di Supporto alle Decisioni) che consente di fornire soluzioni ottimali per la gestione degli effluenti in una singola azienda o gruppo di aziende. Sono state definite soluzioni operative e tecniche da proporre alle aziende agricole e che permettono di individuare le migliori soluzioni di gestione consortile degli effluenti minimizzando i costi e le emissioni di gas verso l’ambiente, raggiungendo la conformità rispetto alle normative vigenti. Il software SEESPIG è liberamente utilizzabile on-line (https://costruzionirurali.unimi.it/gezoo/) e non richiede esperienza specifica nel settore. I destinatari sono i tecnici e gli allevatori, che in questo modo possono individuare ed effettuare interventi mirati al raggiungimento degli obiettivi ambientali nella loro azienda senza incidere negativamente sul reddito aziendale.

 

PROGETTO: HEPIGET – Ricerca avanzata in genomica e nelle tecnologie di processo per la filiera del suino pesante

Il progetto ha puntato a nuove conoscenze, innovazioni e applicazioni pratiche in alcuni settori critici

all’interno della filiera suinicola italiana. In particolare:

  • sono stati identificati i geni della resistenza alla Sindrome Riproduttiva e Respiratoria Suina (PRRS). Questa scoperta potrà essere utilizzata per la selezione di razze e linee genetiche resistenti e/o tolleranti alla malattia. Metodi innovativi di genomica hanno permesso di identificare i geni responsabili delle caratteristiche qualitative della carcassa al fine di selezionare razze con una migliore resa e di valutare la variabilità della qualità della carcassa e della coscia in relazione alla variabilità del DNA dei suini. I risultati di tali analisi sono preziosi per identificare i riproduttori da impiegare nei programmi di accoppiamento per la produzione di suini rispondenti ai requisiti qualitativi delle DOP.
  • sono stati definiti nuovi protocolli per la riduzione del sale nei prosciutti crudo e cotto senza alterarne le qualità nutrizionali ed organolettiche. I prosciutti a ridotto sale (-25% rispetto al prodotto di riferimento) hanno migliorato il profilo nutrizionale, sia per il sodio che per l’attività antiossidante.
  • riguardo al “difetto di vena” dei prosciutti, sono state individuate le specie che con maggiore probabilità ne sono la causa: Halanaerobium praevalens e Marinilactibacillus psichrotolerans sono gli unici, tra i microrganismi inoculati, in grado di svilupparsi in tutti i prosciutti e fino a concentrazioni riconducibili ad una possibile causa di alterazione per tutto il periodo di stagionatura.
  • infine, il progetto ha studiato i peptidi bioattivi e biofunzionali che originano dalla proteolisi e successiva digestione dei prosciutti stagionati: il prosciutto crudo è una fonte di peptidi bioattivi che si liberano durante la digestione gastrointestinale e, in vitro, hanno mostrato attività antiipertensiva e antiossidante.

PROGETTO: FILIERA VERDE DEL SUINO – Compatibilità ambientale e benessere animale nella filiera del suino per migliorare la redditività e garantire la sostenibilità

Il progetto ha dimostrato, con numerose prove sperimentali e indagini sul campo, come ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti suinicoli con una formulazione bilanciata delle diete, pur mantenendo inalterata la produttività e la redditività. Ad esempio, diminuendo le proteine totali e con aggiunta di singoli aminoacidi è possibile ridurre del 30%-40% l’eliminazione (con feci e urine) di azoto, fosforo e zinco, riducendo così fortemente fenomeni ambientalmente negativi come l’inquinamento dell’acqua del sottosuolo con nitrati, dell’aria con ammoniaca, del suolo e delle acque superficiali con fosforo e zinco. Dalle prove è anche emerso il tipo genetico di suino più adatto per la produzione del prosciutto crudo DOP.

Sul fronte del benessere animale, sono stati individuati i materiali più adatti per stimolare il comportamento di gioco e la curiosità degli animali: i materiali legnosi, soprattutto se sospesi a catena, si sono dimostrati i migliori per soddisfare la motivazione a esplorare dei suini.

PROGETTO DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO: ProSuIT – Tecnologia a favore della suinicoltura italiana

Il progetto ha testato una strumentazione innovativa, HAM-InspectorTM, in tre prosciuttifici aderenti al Consorzio del Prosciutto di Parma DOP e in un prosciuttificio aderente al Consorzio del Prosciutto di San Daniele DOP. Lo strumento, frutto del progetto HEPIGET, misura la quantità di sale assorbita da ogni coscia, in modo da ottimizzare la salagione, riducendola anche del 25% senza perdere in qualità gustativa, né in produzione. HAM-InspectorTM permette di raccogliere una serie di dati sulle cosce prima della salagione, determinandone peso, contenuto di magro e di grasso del prosciutto fresco e, successivamente alla salagione, la quantità di sale assorbito. Questi dati permettono di selezionare i suini che hanno una predisposizione genetica a sviluppare le cosce migliori e idonee per la filiera del prosciutto DOP. Inoltre, progetto ha confermato che il processo di stagionatura dei prosciutti DOP sviluppa particolari peptidi con funzioni nutraceutiche e in grado di svolgere un’attività biologica potenzialmente capace di inibire l’incremento della pressione arteriosa.

PROGETTO DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO: GEZOO – Migliorare la gestione degli effluenti in pratica: utilizzo del software SEESPIG nelle imprese zootecniche

Il progetto SEESPIG ha realizzato un software di supporto alle decisioni liberamente utilizzabile on line (https://costruzionirurali.unimi.it/gezoo/ ) in grado di ottimizzare la gestione degli effluenti zootecnici. Grazie al progetto GEZOO, il software è stato messo a disposizione di un gruppo di 54 allevatori delle regioni Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Veneto ed ha fornito risposte mirate alle singole esigenze aziendali integrando diverse informazioni che riguardano gli aspetti normativi, le caratteristiche chimico-fisiche dell’effluente, gli aspetti economici e i piani colturali. Il software permette anche di simulare scenari alternativi di gestione e utilizzazione agronomica dei reflui zootecnici, volti a migliorare la gestione ambientale limitando la percolazione nelle acque di falda e la dispersione in atmosfera.

Un documentario divulgativo è disponibile al seguente link https://www.labordocuweb.it/gezoo/ e riassume le indicazioni e i risultati emersi nel corso dell’attività grazie alle testimonianze dirette di allevatori, tecnici e ricercatori.