SETTORE ORTOFRUTTICOLO

Descrizione

PROGETTO: MELO – Qualità della mela nell’era della post-genomica, dalla creazione di nuovi genotipi al post-raccolta: nutrizione e salute

Il progetto ha approfondito diversi temi nell’ambito della gestione del frutteto:

  • studio della biodiversità del melo, identificando e raggruppando le risorse genetiche disponibili in Europa, ora raccolte nelle banche dati della Fondazione Edmund Mach, con sviluppo di strumenti molecolari a supporto del miglioramento genetico di tutto il mondo;
  • sviluppo di varietà resistenti, in particolare alla ticchiolatura;
  • gestione agronomica del diradamento: sviluppo di nuovi genotipi “autodiradanti” e di nuove molecole e messa a punto di tecniche meccaniche a minore impatto ambientale;
  • gestione del pre e post-raccolta: messa a punto di strumenti innovativi non distruttivi per la definizione della qualità dei frutti e per stabilire il momento ottimale di raccolta (DA-Metro portatile); impiego di strumentazioni (DA-head) in post-raccolta capaci di raggruppare i frutti sulla base del grado di maturazione. In cella frigorifera sono state usate strumentazioni (DAFL) che hanno consentito il monitoraggio della maturazione e che permettono di uniformare le partite sulla base della loro maturazione e decidere il tipo di strategia di frigoconservazione, riducendo la suscettibilità alle malattie da conservazione e le perdite di prodotto;
  • allergeni della mela: studio dei geni responsabili di effetti allergici più o meno rilevanti tramite un approccio multidisciplinare, che ha indagato il potenziale allergenico di diverse varietà di mela coinvolgendo un gruppo di pazienti allergici sottoposti a test cutanei. Sono stati identificati strumenti a supporto del miglioramento genetico per ottenere varietà ipoallergeniche;
  • studi nutrizionali sugli effetti del consumo di mele in persone con moderata ipercolesterolemia, che hanno dimostrato come il consumo di due mele al giorno sia in grado di abbassare significativamente il contenuto di colesterolo nel sangue.

PROGETTO: INNOVAPERO – Innovazioni di processo e di prodotto per una pericoltura di qualità

Il progetto ha studiato come aumentare la sostenibilità della filiera del pero, mettendo a punto tecniche alternative alla lotta chimica per il controllo di patogeni, approfondendo gli effetti di molecole di origine naturale estratte da residui di lavorazioni agro-industriali. Il progetto, inoltre, ha approfondito lo studio delle tecniche di difesa dagli attacchi di insetti con mezzi fisici: reti “Alt-carpo”, che riducono il numero degli interventi chimici necessari per il controllo delle avversità, in particolare dei lepidotteri tortricidi. Sono state studiate soluzioni meccaniche per la movimentazione delle reti (copertura e scopertura dei filari) che hanno dimostrato una notevole riduzione dei tempi rispetto ai sistemi manuali comunemente adottati.

Sono state messe a punto tecniche colturali innovative relativamente a irrigazione e potatura e approfonditi gli studi sulle forme di allevamento, i portinnesti e la maturazione dei frutti. L’applicazione del metodo “dinamico” di gestione degli apporti irrigui ha portato ad un risparmio idrico dal 15% a oltre il 50% nei diversi portinnesti senza comportare differenze nella produttività e nella qualità dei frutti. Sono state testate strumentazioni non distruttive (DA-Meter), capaci di valutare con precisione la progressione della maturazione per suddividere i frutti in diverse celle frigorifere, in modo da conservare al meglio il prodotto limitando al massimo le perdite.

Sempre in merito alla conservazione dei frutti, è stata finalizzata una tecnica che utilizza l’ormone della maturazione, l’etilene, abbinato ad una temperatura di 1°C per prevenire la comparsa del riscaldo superficiale e consentire ai frutti di maturare. Sono state applicate strumentazioni non distruttive, quali i DAFL che hanno permesso di monitorare da remoto in cella l’evoluzione della maturazione, consentendo di poter seguire il processo di maturazione dal campo sino all’uscita del prodotto dalle celle frigorifere per la commercializzazione.

PROGETTO: STAYFRESH – Strategie innovative rispondenti ai bisogni delle imprese del comparto degli ortofrutticoli della IV gamma

Lo studio si è focalizzato su due tipologie di prodotti: vegetali in foglia (Valerianella Locusta) e frutta pre- porzionata (fette di mela Golden Delicious), ottenendo i seguenti risultati:

  • per i vegetali in foglia sono state studiate nuove soluzioni di coltivazione fuori suolo che permettono di ridurre l’eccessivo accumulo di nitriti nelle foglie. L’utilizzo del cloro nelle acque di lavaggio è stato sostituito con un processo di decontaminazione dell’acqua basato sull’impiego della luce ultravioletta, che consente anche di riciclare le acque di lavaggio con un risparmio idrico ed energetico stimato attorno al 25%. Il progetto inoltre ha permesso il miglioramento della qualità e sicurezza dei vegetali in foglia, confezionati grazie all’impiego di oli essenziali e batteri lattici, permettendo di estendere la durata commerciale dei prodotti. Contestualmente sono stati messi a punto metodi rapidi di rilevamento della qualità e sicurezza dei prodotti confezionati sullo scaffale.
  • Per la frutta sono stati studiati antagonisti naturali per contrastare le principali patologie del melo, riducendo l’uso di fitofarmaci e migliorando l’efficacia della difesa fitosanitaria. Nella fase di lavorazione post-raccolta sono state studiate nuove soluzioni per mantenere la stabilizzazione del colore e la consistenza del prodotto durante la conservazione, unitamente al controllo della carica microbica superficiale. I risultati propongono un approccio integrato basato sull’utilizzo di luce ultravioletta, unitamente all’impiego di oli essenziali, batteri lattici ed atmosfere protettive.