RES HERBIS
- Dimostrare le proprietà di erbe aromatiche reperite nei territori aziendali incontaminati (certificazione biologica) nella valle del Niccone, in Umbria, per le quali sono presenti poche informazioni in letteratura e il cui uso in cosmesi e prodotti per il benessere non è diffuso;
- Utilizzare gli estratti delle erbe più o meno conosciute reperite nella valle del Niccone, in Umbria, per la creazione di prodotti cosmetici e per il benessere, standardizzati e sottoposti a tutti i test previsti per legge che ne permettano la messa in commercio e la diffusione;
- Realizzare un campo sperimentale seguendo i principi dell’agricoltura biodinamica per la valutazione della possibilità di coltivare alcune delle erbe con proprietà interessanti per l’utilizzo in cosmetici e tisane;
- Costruzione di un prototipo di alambicco per l’estrazione di olii essenziali e acque aromatiche da materiale vegetale per cui l’estrazione risulta difficile o non conveniente con le tradizionali attrezzature da laboratorio;
- Individuare e produrre un mix di attivi delle erbe di cui sopra in grado di espletare una funzione a livello cutaneo dimostrata da opportuno test di efficacia e la richiesta di brevetto per questo prodotto.
Azione 1: Censimento e analisi erbe spontanee valle del Niccone e prodotti aziendali Biologici
Evincere la situazione delle erbe spontanee presenti nei boschi e negli incolti dell’azienda biologica e stilare delle schede con il profilo fitochimico degli estratti di queste essenze e degli oli di lino, girasole, oliva nonché di cera e propoli da coltivazione biologica. Sotto il coordinameto dell’Università di Siena saranno selezionate le specie da cui estrarre i fotocomposti. Queste verranno analizzate e catalogate in base ai componenti principali. Saranno date indicazioni sulla coltivazione delle piante in base alla fisiologia e alla parte della pianta che maggiormente contiene gli attivi individuati.
Azione 2: Ricerca ricetta cosmetici(confezionati), tisane e semilavorati per trattamenti del benessere.
Durante questa fase l’unità operativa di biologia farmaceutica dell’Università di Siena e il partner Qualiterbe studieranno e testeranno le interazioni tra gli attivi individuati durante la fase 1 e ipotizzeranno dei mix che possano avere attività a livello cutaneo. Si tratta di una fase durante la quale si terranno delle regolari riunioni mensili tra l’azienda capofila, Qualiterbe e l’Università di Siena.
Azione 3: Realizzazione e coltivazione del campo sperimentale erbe aromatiche e dell’apiario sperimentale tramite metodo biodinamico.
Durante questa fase verranno coltivate le piante scelte come le più adatte sia all’ambiente pedologico che microclimatico. I suoli degli appezzamenti soggetti a sperimentazione (in totale 5.000 mq) saranno analizzati e descritti secondo le metodologie internazionali (USDA soil taxonomy) e quelle specificatamente utilizzate nell’ambito dell’agricoltura biodinamica (cromatografie e dinamo lisi secondo Pfeiffer).
Saranno poi allestiti i campi sperimentali con le diverse combinazioni suolo-specie e definito il programma di coltivazione biodinamica specifico. Periodicamente le parcelle saranno ispezionate al fine di accertare il regolare sviluppo delle colture, la presenza o meno di parassiti o malattie ed eventualmente organizzare interventi agronomici correttivi. Nella sperimentazione si verificherà anche l’attitudine al pascolo delle api delle colture scelte, a supporto dello sviluppo dell’apicoltura.
Azione produzione e test:
Durante questa fase verrà realizzato un prototipo di alambicco in rame per l’estrazione artigianale in correnti di vapore di piante molto voluminose e a bassa resa, che per questo motivo non si prestano all’estrazione con attrezzature professionali. La progettazione e il design dell’alambicco saranno realizzate con il supporto di Qualiterbe, verranno poi effettuate delle prove pratiche e dei test finali di funzionamento. Inoltre le quantità sperimentali dei prodotti ideati durante la fase 2 saranno testate per valutarne l’efficacia in vitro e in vivo attraverso test che ne valutino l’efficacia cosmetica tra i quali: test antiaging con rilevazione del micro-rilievo cutaneo eventuale ecografia cutanea, valutazione dell’idratazione cutanea a breve a lungo termine, eventuale valutazione dell’elasticità cutanea, valutazione dell’effetto riparatore cutaneo, valutazione del potere antinfiammatorio e antiossidante dell’attivo o del mix di attivi. Una volta effettuati tutti i test il mix sarà avviato alla procedura di registrazione per l’ottenimento del brevetto.
I prodotti cosmetici finiti che conterranno il mix di attivi saranno sottoposti a test di sicurezza di impiego come previsto dalla normativa vigente, i quali sono Challenge test (microbiologico) e Patch test (dermatologico – sensibilità cutanea), inoltre tali prodotti verranno corredati di un P.I.F. (product information life) che riassumerà le caratteristiche chimico-fisiche e che alla luce dei suddetti test ne valuterà la sicurezza di impiego.