MIDAR – Modello Innovativo per la Distribuzione dell’Acqua Irrigua
Alla luce degli eventi climatici sempre più estremi e sempre più frequenti, il settore agricolo risulta essere particolarmente vulnerabile alla minaccia del cambiamento climatico, così da rendere necessaria l’adozione di adeguate strategie di adattamento e mitigazione del settore.
L’attività di “sperimentazione” si attua necessariamente su porzioni di terreno ridotte e controllate secondo i consolidati protocolli scientifici. Ulteriori attività di validazione si attuano su un numero di aziende e su territori più ampi. Il coinvolgimento totale potenziale a livello di requisiti di progetto si estende all’intero distretto irriguo N.10. Infine, secondo gli obiettivi di progetto, i sistemi ottenuti potranno essere applicati su scala molto più estesa (anche l’intero territorio regionale).
Questa scalabilità trova un raccordo applicativo nella definizione delle aziende e delle superficie coinvolte, sempre in relazione alle altre direttrici qui elencate immaginabile quale insieme di variabili che alimentano il sistema delle attività per gli obiettivi.
Per ogni attività e livello di scalabilità sono previsti vari rilievi in campo (dati meteorologici e ambientali, rilievi fenologici, controllo delle irrigazioni, etc.).
Tali attività sono svolte in diversi modi e da diverso personale.
I rilievi finalizzati alle attività “sperimentali” sono in massima parte svolti in modo automatico dalle attrezzature previste e per altra parte dal personale di tutti i partner coinvolti (UNIPG, CER, INSTM, TTI) per le rispettive implicazioni.
Ad un livello di estensione più ampio (si veda sopra il concetto di scalabilità) l’attività di “informazione” è curata soprattutto dal personale tecnico di TTI così come la registrazione delle informazioni cui tuttavia dovrà partecipare la componente agricola stessa quale ultima fruitrice e beneficiaria.
- Uso efficiente della risorsa irrigua, attraverso lo sviluppo di un modello previsionale per la quantificazione del rischio di deficit associato a diversi scenari colturali per supportare la pianificazione delle attività agronomiche.
- Monitoraggio e controllo delle reti irrigue, mediante lo sviluppo di strumenti di supporto alle procedure di autorizzazione e distribuzione della risorsa idrica.
- Taratura sito specifica dei modelli e degli algoritmi utilizzati
I modelli e gli algoritmi implementati nel sistema avranno una fase di validazione in campo che permetterà di adeguarli alle specifiche caratteristiche dell’area di studio. - Sperimentazione e applicazioni pilota di tecniche in campo per l’uso efficiente dell’acqua irrigua
In rapporto alla disformità dei terreni. I rilievi prossimali effettuati sulle piante ed i terreni consentiranno di migliorare la gestione della variabilità a livello degli appezzamenti per poter intervenire in modo mirato sulle cause locali di disformità dell’efficienza nell’uso dell’acqua con mezzi agronomici e fisici e creare “mappe” d’intervento mirato.