M.A.C.

Oggetto

Meccanizzazione Agricola della Canapa

Partenariato
  • Gruppo Agricooper s.c.a. – Ruolo Capofila
  • Barna Arnaldo
  • Società Agricola B.G. Bennicelli s.s.
  • Azienda Agricola F.Lli Cannicci
  • Az. Agraria Focaccetti Luca
  • Ganovelli Claudio e Maurizio soc. agr.
  • Gustinelli Gabrio
  • Ligi Stefano
  • Salvoni Giuseppe
  • Az. Agr. il Quadrifoglio
  • Technoenergy Impianti s.r.l.
Obiettivi

a) individuazione delle varietà di canapa e delle tecniche agronomiche più adatte alle condizioni pedoclimatiche dell’Umbria e alla produzione di fibra lunga (risposta complessiva – in termini di resa e qualità).
b) tipo di raccolta che non comprometta la qualità degli steli della canapa e conseguentemente della fibra lunga che se ne ottiene.
c) individuazione modalità di conservazione degli steli, che devono mantenere integra la qualità del prodotto per l’intera annata, al costo più ridotto.
d) modalità di trasporto dal campo all’impianto di trasformazione semplici ed economiche.
e) verifica quali-quantitativa di fibra-canapulo ottenuti sia dagli steli macerati che da quelli non macerati, a seguito di stigliatura.

Attività

Fase 1: coltivazione e valutazione della risposta varietale
Si andranno a seminare e raccogliere diverse varietà di canapa, utilizzando tecniche colturali differenti, andando a verificare le risposte agronomiche migliori al fine di individuare la varietà di canapa più idonea alla produzione di canapulo e fibra nel territorio Umbro.

Fase 2: raccolta manuale e con prototipi di due macchine per il taglio e la legatura degli steli di canapa
La raccolta degli steli di canapa verrà effettuata sia manualmente che tramite l’ausilio di due distinti prototipi, il primo atto al taglio basale degli steli di canapa in maniera meccanica, il secondo atto alla legatura automatica degli steli di canapa al fine di ottenere dei fasci calibrati di steli interi.

Fase 3: monitoraggio della fase di stoccaggio e conservazione degli steli raccolti
Una volta raccolti gli steli di canapa e rilegati in fasci, questi saranno lasciati in campo per l’essiccazione naturale. Durante questo periodo si controllerà la corretta essiccazione del fascio, soprattutto nella parte interna, e si monitoreranno le tempistiche necessarie per una corretta essiccazione.

Fase 4: prototipizzazione dei container in scala per il trasporto e la movimentazione degli steli verso l’impianto di trasformazione
Il container di trasporto sarà caratterizzato dal fatto di poter essere caricato sui più comuni automezzi gommati, ma soprattutto potrà essere trasportato anche da carrelli ferroviari.
Avrà anche la caratteristica che una volta giunto presso il centro di trasformazione, potrà essere utilizzato, senza la necessità di scaricare il prodotto e una volta agganciato al modulo di affondamento e galleggiamento, come contenitore per l’immersione della canapa nelle vasche di macerazione, andando quindi a ridurre notevolmente quelle che sono le operazioni di movimentazione e riducendo i rischi di danneggiamento del prodotto e i costi di lavorazione.

Fase 5: Macerazione con prototipizzazione dei moduli di affondamento e galleggiamento, della vasca di macerazione e individuazione dei parametri di processo
Il modulo di affondamento e galleggiamento, si aggancia al container di trasporto, una volta che questo è giunto presso l’impianto di trasformazione.

Fase 6: separazione fibra canapulo (stigliatura)
Saranno effettuate le prove di separazione fibra-canapulo (stigliatura) con lo scopo di andare a controllare le effettive rese in percentuale di fibra e canapulo ottenuti da tale lavorazione.

Fase 7: redazione di disciplinari e protocolli
Redazione di un disciplinare relativo alla coltivazione, macerazione e stigliatura degli steli di canapa da fibra.