FORTe
Filiera delle oleaginose a recupero totale
- Consorzio Agrario dell’Umbria Società Cooperativa
- Impresa Verde Umbria S.r.l.
- Novamont S.p.A.
- Confindustria Umbria Servizi S.r.l.
- Mignini & Petrini S.p.a.
- Fattoria Manni di Manni Massimo
- Società Semplice Agricola Silveri di Silveri Franco e Fratelli
- Azienda Agrituristica Montemenardo di Austeri Gabriele
- Consorzio di Difesa delle Produzioni Agricole Umbria (in breve CONDIFESA UMBRIA)
- Azienda Agricola Rubini Fausto
- Berretta Tiziana
- Fondazione per l’Istruzione Agraria in Perugia
- Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale (CESAR)
- Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali (DSA3)
- Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Medicina Veterinaria (MV)
- Università degli Studi di Perugia – Centro di eccellenza materiali innovativi nanostrutturali per applicazioni chimiche, fisiche e biomediche (CEMIN)
- Università degli Studi di Perugia – Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento e sull’Ambiente “Mauro Felli” (CIRIAF)
Il progetto FORTe si pone l’obiettivo generale di creare, a livello territoriale un’economia di sistema che coinvolga industria, agricoltura, ambiente ed economia locale, applicando i principi e gli approcci del modello circolare della bioeconomia al territorio agricolo umbro, in particolare ottimizzando l’implementazione di filiere di colture oleaginose quali cartamo (Carthamus tinctorius L.) e Cardo coltivato (Cynara cardunculus L.), per uso industriale.
I prodotti delle coltivazioni verranno utilizzati in una logica di “cascading”, ovvero di valorizzazione sia delle materia prime sia dei co-prodotti. Per questi ultimi verranno dimostrate le diverse modalità di utilizzo (es. produzioni mangimistiche, biomolecole innovative) allo scopo di incrementare le ricadute e il valore aggiunto globale della filiera.
Obiettivi specifici del progetto FORTe sono:
- sviluppo di filiere agroindustriali innovative nel territorio regionale umbro dedicate a colture oleaginose multifunzionali in grado di fornire una gamma di prodotti e sottoprodotti (seme e biomassa) ottenuti tramite metodi di coltivazione sostenibili, con recupero di terreni a marginalità economica negativa, in un’ottica di circolarità rivolta alla minimizzazione degli scarti.
- Creare valore aggiunto per gli operatori delle filiere a vario livello, grazie alla produzione di biomolecole (es. lipidi a diversa composizione in termini di rapporto tra acidi grassi saturi ed insaturi prodotti da microrganismi a partire da biomasse lignocellulosiche) di rilevante interesse industriale (es. monomeri per la produzione di polimeri biodegradabili) tramite lo sviluppo di bioraffinerie su base territoriale per il riutilizzo di scarti lignocellulosici.
Favorire l’industria legata all’alimentazione zootecnica tramite l’utilizzo del panello di spremitura e delle farine di estrazione per uso mangimistico anche tramite il miglioramento della digeribilità delle frazioni proteiche.
- Pianificazione: Definizione dei protocolli di lavoro e degli inventari
- Agronomia: Attività Agronomiche e Pianificazione
- Processi: Attività tecnologiche e biotecnologiche
- Prodotti: Caratterizzazione, controllo dei prodotti e scale-up
- Sostenibilità: Valutazione sostenibilità Economica e Ambientale
- Trasferimento tecnologico: Attività dimostrative per il trasferimento tecnologico dell’innovazione
Promuovere lo sviluppo ed il rilancio competitivo del settore agricolo ed agroindustriale regionale attraverso la creazione di filiere multifunzionali incentrate su colture oleaginose che forniscano una gamma di prodotti e sottoprodotti valorizzabili a livello locale.