“Il Luppolo Biologico: una nuova eccellenza del Made in Italy” – Workshop

La Rete di Imprese Luppolo Made in Italy è arrivata al secondo anno di attività e mercoledì 5 febbraio a Città di Castello, presso l’azienda Il Lombrico Felice dalle ore 10.00 alle ore 12.30, organizza il Workshop “Il Luppolo Biologico: una nuova eccellenza del Made in Italy”

É un’attività di disseminazione dei risultati raggiunti dal progetto “Luppolo Made in Italy” finanziato dalla Misura 16.2.1 sulla cooperazione e innovazione delle Reti di nuova costituzione del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Umbria.

La Rete Luppolo Made in Italy è formata da 13 tra aziende agricole, agroalimetari e di innovazione tecnologica in agricoltura.

Ci sono i produttori biologici della Pro BIO, l’associazione dei produttori biologici Umbri che fanno riferimento all’AIAB, i tabacchicoltori del Gruppo Cooperativo Agricooper, c’è la preziosa partecipazione di un’azienda leader nel settore dell’innovazione per la salute e il benessere come ABOCA e altre realtà che si occupano di trasformazione e di food, come Bianconi Tartufi.

Inoltre è di recente data l’ingresso nel progetto di Idroluppolo, un’azienda specializzata nelle coltura indoor, che si occupa di innovazione in agricoltura, in un ottica di AG4.0, precision farming e IOT in agricoltura: una start-up innovativa leader nel panorama europeo della coltivazione indoor del Luppolo.

Il Lombrico Felice, Melagrani, Reno, Tenuta i Canta Lupi, La Rondine a Maccarello, Panta Res sono le aziende biologiche che stanno sperimentando la coltivazione del Luppolo in 6 luppoleti, di differenti superifci, per un totale di 1,8 Ha, collocati in condizioni di terroir e di pedoclima differenti e rappresentative della ricchezza del territorio umbro.

I Luppoleti delle aziende biologiche sono impianti di nostra progettazione, dei prototipi innovativi rispetto alle soluzioni presenti sul mercato, customizzati sulle esigenze della produzione biologica.

Il Gruppo Cooperativo Agricooper si occupa della sperimentazione di un impianto convenzionale costruito sul modello dei Luppoleti di agricoltura industriale presenti nel bacino dell’Hallertau della superficie di 1 Ha.

Anche in queso caso sono state introdotte delle innovazioni prototipali di nostra ideazione, funzionali alla migliore capacità produttiva e sostenibilità delle produzioni.

L’azienda Spazzavento e il Barbarossa di Valenti completano il quadro della sperimentazione con due impianti convenzionali, anche questi varianti di nostra ideazione dei modelli di produzione presenti nel panorama europeo, per una superficie di 0,5 Ha.

A dare solidità scientifica al progetto ci sono il CERB, il Centro di eccellenza di Ricerca sulla Birra dell’Università di Perugia, che coordina le attività di ricerca e innovazione, e il CNR IBBR, un istituto specializzato nella genetica.

Il CERB del Prof. Giuseppe Peretti, è il centro di ricerca di riferimento dell’intero sud europa, l’istituzione scientifica del mondo brassicolo più autorevole a sud delle Alpi.

Il CNR IBBR è un istituto di eccellenza sulla ricerca genetica, che ha realizzato, nel territorio umbro, il modello più avanzato di ricerca genetica sulle piante autoctone su base territoriale.

Il progetto di innovazione prevede anche la ricerca di una nuova gamma di Luppolo a base genetica italiana, un prodotto che potrebbe rivoluzionare il panorama della produzione brassicola, arricchendo ulteriormente la creatività dei nostri birrifici artgianali.

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