Droni, sensori, algoritmi: ecco la rivoluzione dell’agricoltura italiana
Sensori piazzati nei campi o sui trattori, droni, algoritmi di big data analysis, app di supporto decisionale ma anche logistica controllata, smart packaging ed etichette intelligenti: l’agricoltura italiana sta vivendo in pieno la propria rivoluzione 4.0, con un autentico boom di tecnologie per migliorare la resa e la sostenibilità delle coltivazioni, la qualità produttiva e quella di trasformazione.
Un mercato che in Italia vale oltre 100 milioni di euro, il 2,5% di quello mondiale, secondo i dati dell’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano e del
Laboratorio RISE dell’Università di Brescia. Le tecnologie dell’agricoltura di precisione (basate su Internet of Things e Big Data Analytics) e quelle dell’agricoltura interconnessa (il cosiddetto “Internet of Farming”) costituiscono l’Agricoltura 4.0 che, attraverso l’analisi incrociata di fattori ambientali, climatici e colturali,consente di stabilire il fabbisogno irriguo e nutritivo delle coltivazioni, di prevenire patologie, di identificare gli infestanti prima che proliferino, di compiere interventi mirati, di risparmiare tempo e risorse e di incidere sulla qualità dei prodotti, oltre a migliorare la resa delle coltivazioni e le condizioni di lavoro.