Coltivare il plurale

L’innovazione tecnologica applicata alle colture si trova in forme molto spinte nell’Agricolt Brandoni.
In 400 ettari di colline e piani tra Ancona, Fermo e Macerata si vedono utilizzate trattrici e macchine a
guida satellitare, con un margine di errore di due centimetri; le tre generazioni di famiglia che vi lavorano sono specialiste nell’utilizzo estensivo dell’irrigazione a goccia; danno valore a saggezze passate e future effettuando la semina su sodo dei cereali a paglia e usano supporti digitali per produrre di più utilizzando meno risorse, meno materie prime, e consumando meno suolo.

Le strategie di precision farming elaborate dalle grandi aziende americane sono state adattate alla morfologia locale, al desiderio di un ridotto supporto della chimica ed alla necessità di un’operatività sempre tracciata.
Il loro modello di lavoro concilia grandi colture con vivaismo, orticoltura, piante tintorie. Quest’ultimo
progetto apre una prospettiva molto interessante: coniuga ambiente, biodiversità e tecnologia, attraverso la riscoperta e la valorizzazione delle antiche tecniche di colorazione tessile. Crescono essenze vegetali dalle quali, attraverso processi tradizionali, vengono estratte tinte naturali, per servire industrie ad alto valore.

Fonte: https://www.informazionesenzafiltro.it/coltivare-il-plurale/